“Non rinnegare non restaurare”

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di Mario Lupi

“ Non rinnegare, non restaurare “. Con queste parole De Marsanich chiuse nel 1948 il primo congresso del MSI. Queste parole, riprese poi da Almirante, rappresentano la nostra stella polare. Ecco perché non possiamo accettare “ il Fascismo male assoluto “ . Non lo accettammo da Fini, non lo accettiamo dalla Meloni. Il Fascismo è un fenomeno politico da consegnare alla storia, morto nel 1945, con peculiarità che potevano andare bene per quel periodo. Oggi non è più riproponibile e nessuno si sogna di riproporre con quelle specifiche caratteristiche. Solo qualche pazzo può pensarlo, sarebbe come se qualcuno volesse riproporre il bonapartismo. Tuttavia non vogliamo gettare via il bambino e l’acqua sporca. Il Fascismo ha fatto cose buone e cose deprecabili, ma resta pur sempre un grosso giacimento di idee da cui poter attingere. Ed è quello che noi umilmente cerchiamo di fare. Abbiamo imparato a vivere nella democrazia, e non vogliamo rinunciarvi. Del resto abbiamo bene a mente le parole del già citato Almirante : la “destra” è coraggio o non è, la “destra” è libertà o non è, la “destra” è nazione o non è, la “destra” è Europa o non è , l’Europa o va a “destra” o non si fa. Ci vantiamo di essere moderni ed innovativi. Ed anche per questo non potremo mai accettare che l’antifascismo possa diventare un nostro valore di riferimento. Lo dobbiamo ai vari Venturini, Falvella, Mazzola, Giralucci, Ramelli,Zicchieri, Pedenovi, Ramelli, Giaquinto, Bigonzetti, Ciavatta, Recchioni, Stefano e Virgilio Mattei, Mancia, Pistolesi, Cecchin, Di Nella e tutti gli altri uccisi e/o gravemente feriti durante gli “anni di piombo” in nome dell’antifascismo, a tutti quelli che, sempre in nome dell’antifascismo, sono stati ghettizzati e disprezzati, a tutti quelli che, anche dopo la fine della guerra, sono stati trucidati dai partigiani, a Norma Cossetto ed a tutti gli infoibati, a tutte le ausiliarie e le donne che, sempre in nome dell’antifascismo, sono state torturate, violentate ed uccise dai valorosi combattenti della libertà. Nonni e padri di coloro che ora vorrebbero insegnarci cosa è la libertà e la democrazia. No grazie!

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