Appello ai giovani

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di V. Guardino

La giovinezza è la primavera della vita perché solo essa è in grado di guardare in modo deciso tutte le difficoltà che vi sono innanzi e lottare con spirito di abnegazione, emanando profumo di speranza. Tuttavia, i tempi tristissimi che stiamo vivendo hanno prodotto una gioventù a pezzi, bruciata, priva di qualsiasi fede, ideale ed interesse che non sia di tipo egoistico. Gli americani e i massoni, veri padroni d’Italia dal 1945, non vogliono una gioventù forte poiché pretendono un’Italia che sia sempre più serva e colonia. Per tale ragione, a partire più o meno dal ’68, hanno lavorato per corrompere le giovani generazioni a tutti i livelli. Il primo obiettivo che hanno raggiunto è stata la diffusione di una mentalità atea. Al posto del sacro adesso c’è il consumo, i divertimenti immorali, la voglia di evasione, il senso di ribellione verso l’autorità (a cominciare da quella del pater familias e la contestazione dello stile di vita tradizionale. Dio è negato, poiché deve trionfare la “laicità”; quanto è religioso o richiama Dio deve nascondersi, eliminarsi. La domenica non è più il “giorno del Signore”, ma il giorno degli acquisti frenetici, della partita e del moto mondiale, della vacanza di fine settimana tutta da spendere lontano da casa e nel divertimento. Così la gente non prega e non si ricorda più di Dio. Fede, speranza e carità scompaiono. L’orizzonte ultra-terreno si chiude. L’uomo , è la scienza che lo assicura, è figlio della scimmia ed è fatto solo per questa terra. Il secondo obiettivo ha riguardato lo smantellamento dell’identità italiana, del patriottismo, dello slancio vitale ed eroico. Questo si è ottenuto esaltando il vizio come virtù, la corruzione come prassi, lo scandalo come conquista di libertà. Ecco allora il trionfo dell’avidità del denaro, della lussuria, invidie e gelosie, odio e rivalità, l’idolatria del proprio corpo da mostrare sui media-sociali, la pillola e l’aborto, le convivenze e il sesso libero (anche omosessuale e lesbico), l’ozio e il disinteresse per le cose importanti, l’ubriachezza e l’evasione, la musica frastornante e i locali notturni, la passione per il gioco d’azzardo e le scommesse, il consumo di droga e di sostanze allucinogene. Conta soltanto l’esaltazione dell’io. I valori di sempre sono scomparsi e l’odierna gioventù fa solo ciò che più gli aggrada, senz’altra legge che il proprio arbitrio. Il terzo punto che i poteri capitalistici e massonici hanno raggiunto è stato l’annullamento dello stato sociale. Disoccupazione diffusa: il lavoro, quando si trova, è flessibile, precario, sotto-pagato. Giovani costretti a scappare dalla propria terra per trovare un lavoro mal retribuito, per giunta in aziende multi-nazionali che sfruttano, non versano tasse allo Stato e poi, quando vogliono, delocalizzano e lasciano per strada i lavoratori. L’idea di fondo è quella di far sì che i giovani non si sistemino mai, non abbiano una famiglia e un lavoro dignitoso che gli consenta di mantenere i figli. Al contrario, il sistema auspica che si rimanga precari a vita, instabili sia in ambito lavorativo che in quello affettivo. Contro tutto ciò bisogna reagire con fermezza. Non è più il tempo di dire “qualcuno ci penserà al posto mio” o “non sarò io a sistemare le cose”, perché chi ragiona in questo modo è complice del disastro. La politica ormai non conta più nulla di fronte ai poteri forti che stanno plasmando il mondo a loro piacimento. Pertanto, se oggi non si attua una scelta netta e precisa, rischiamo di estinguerci, di non fare più figli e dunque di far scomparire l’Italia. Già le statistiche parlano chiaro: continuando di questo passo, tra un paio di decenni gli italiani saranno minoranza sul suolo nazionale e gli immigrati, magari divenuti italiani grazie al centro-destra che farà passare uno “ius soli” più temperato, saranno la maggioranza. Cari giovani, voi oggi, come ieri e come sempre, siete l’avanguardia della patria. Non si può immaginare un futuro dell’Italia senza un riscatto della gioventù. I nostri nonni hanno scritto col sangue i confini di questa nazione, e noi? Cosa vogliamo fare? Dimenticare tutto ciò? Vivere come se la nostra civiltà non fosse mai esistita? Ora è il momento di dire basta. Grazie a Dio, nonostante persecuzioni e criminalizzazioni a tutti i livelli, esiste chi da più di 70 anni lotta contro questo progetto massonico-luciferino per il riscatto della gioventù d’Italia e della patria tutta: tale blocco di uomini è il Movimento Sociale Italiano. Questo nobile partito sarà una nuova casa per tutti i giovani che vorranno iscriversi, una palestra di vita, di valori e di formazione patriottica e morale: non si può non aderire se si vuol essere purificati e rinnovati nel solco della tradizione, poiché noi soli incarniamo l’eterna lotta del sangue contro l’oro. Non importa l’essere attualmente minoritari dal punto di vista elettorale. Occorre avere fede, perché se c’è e c’è  un Dio, non può abbandonare i suoi combattenti, in quanto la nostra lotta è una lotta profondamente cristiana. È la lotta per la verità contro la menzogna, a favore della salvezza della Patria contro il caos in cui siamo sprofondati, a favore della famiglia contro le aberrazioni che il sistema sta cercando di venderci. Si stanno aprendo le strade per l’avvento di una nuova era che segnerà l’autentica liberazione d’Italia e voi, cari giovani, ne sarete i testimoni, i custodi e, quando necessario, i più fervorosi difensori e combattenti. Viva l’Italia, Viva il Movimento Sociale Fiamma Tricolore.

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