BASTA CON IL PARLAMENTO DEI BANCHIERI E DEI LACCHÈ, POTERE ALLE CATEGORIE.

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di Giacomo Ciarcia


Nella prima repubblica abbiamo assistito ad una partitocrazia impegnata nel ruolo dell’arraffare, oggi i partiti e i politici italiani tutti, sempre nel ruolo dell’ arraffare a più non posso e detenere il potere si prostrano a servi e lacchè al servizio di potentati internazionali le cui mira sono quelle di depauperizzare sempre più il popolo italiano e depredare la nostra amata Patria.
Ma la colpa di tutto questo è principalmente di chi ci governa e detiene il potere in Italia che permette ciò ed anzi che collabora a ciò.
Ogni forza politica in Italia si sforza nel servire il “padrone” nel miglior modo possibile ricevendo il cambio la possibilità di rimanere a galla. Ogni forza politica parlamentare da sinistra a destra è oramai intenta a compiere ciò.
Partiamo dal 1994, dalla morte della cosiddetta prima repubblica abbiamo assistito ad una vera e propria alternanza di potere tra i due grandi schieramenti di centrodestra e di centrosinistra ma i cittadini italiani hanno di fatto sempre dovuto chinar la testa di fronte ai malgoverni di qualsivoglia coalizione.
Tolto di mezzo Berlusconi nel 2011 ad opera dell’alta finanza non dopo di essere stato anch’esso servo della stessa, come lo è tutt’ora al pari degli altri partiti, siamo passati direttamente nell’era dei governi tecnici ed usurocratici, Monti in primis appoggiato caso strano da tutti i partiti, Meloni compresa.
Oggi stiamo assistendo allo stesso spettacolo indegno dove ogni schieramento politico di destra o di sinistra che sia si trova raccolto intorno al più grande liquidatore della Nazione: Mario Draghi. Un vero e proprio braccio di ferro tra PD, Lega, Forza Italia 5 stelle e compagnia cantante tra chi riuscirà a mostrarsi più servile e scodinzolante al padrone.
Una faccenda questa che non esclude certo il partito di pseudo opposizione fittizia creata ad arte Fratelli d’Italia da tempo sempre più ligio al “Draghi nazionale”.
I partiti sono ormai divenuti agglomerati vuoti di sé composti soltanto da personaggi che per interessi prettamente personali mirano a rimanere in superficie mangiando a volontà inchinandosi ai potentati internazionali e dimenticandosi totalmente del popolo italiano. Caso emblematico quello del Movimento 5 stelle, i quali per irrompere nelle elezioni del 2018 si presentarono con programma tutto sommato rivoluzionario, e per certi versi condivisibile promettendo tra l’altro di abbattere la povertà attraverso la “truffa” del reddito di cittadinanza, vera e propria truffa anche ai danni di chi lo percepisce o lo ha percepito.
Prometteva una rivoluzione Di Maio ed in effetti una rivoluzione c’è stata sicuramente per le proprie tasche e per la propria indegna carriera politica.
Oggi il popolo italiano si trova sempre più soggiogato ed in preda a veri e propri traditori della Nazione.
Ma se non sono certo i partiti politici a difendere gli interessi d’Italia e degli italiani, e se gli stessi politici italiani sono altresì dei veri e propri servi di chi ci vuole a terra, l’unica sacrosanta alternativa non può che essere quella di mandare direttamente le categorie produttrici in parlamento.
Finiamola con questa pseudo democrazia dei partiti che oggi più che mai si sta mostrando nel suo volto fallimentare e servile verso i nostri nemici.
Un paese moderno deve essere rappresentato direttamente dalle forze della produzione e del lavoro, soltanto così potremmo rispondere alle esigenze reali dei cittadini e bloccare i perversi piani liquidatori delle lobby internazionali.
Vogliamo spazzare via questa accozzaglia di partiti tutti uguali e vogliamo dar voce ai nostri imprenditori, ai nostri tecnici, ai nostri operai, ai nostri artigiani, ai nostri agricoltori.
Un parlamento delle categorie mirerebbe a risolvere i problemi generali dei cittadini attraverso la più alta giustizia sociale, e qualora i loro rappresentanti in parlamento non adempissero al proprio impegno questi verrebbero immediatamente sostituiti dalle categorie stesse.
Altro che parlamento dei partiti dei politicanti e dei lacchè.
Sicuramente assisteremmo ad un risveglio in difesa della nostra sovranità nazionale e popolare. Queste sono le nostre ricette rivoluzionarie e modernissime ma dal gusto antico. Analizzatele bene voi signori figli della Costituzione del ’48 che amate tanto riempirvi la bocca di belle parole e di “democrazia”. L’unica vera forma innovativa di democrazia non può essere che questa.
Probabilmente non la conoscete, o resta a voi comodo ignorarla o denigrarla. Sì chiama Democrazia Corporativa ed è la democrazia del domani.
Cacciamo i mercati, i servi e i “draghi” dal Tempio.

 

licenza immagine

Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay 

 

 

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