di Daniele Proietti
I fatti accaduti nelle scorse ore nelle Marche oltre a rattristarci, ci aprono domande politicamente molto rilevanti a nostro modo di vedere.
Siamo in un periodo elettorale caratterizzato da promesse che, come quasi sempre accade, verranno disattese a partire dal giorno dopo del voto.
Da una parte c’è una coalizione di centrosinistra per la quale gli italiani sembrano essere più che altro un fastidio; che davanti a una realtà sempre più difficile per i cittadini, schiacciati da bollette assurde causate dell’ennesima guerra intrapresa “per conto terzi “, non sa fare altro che proporre l’ideologia gender ai massimi livelli e il diritto di voto ai cittadini immigrati.
Dall’altra parte c’è un centrodestra che per due terzi stava nel Governo Draghi, e per un terzo faceva finta di fargli da opposizione.
Berlusconi, applaudito da Meloni e Salvini, parla ancora oggi delle grandi opere, ma quello che è accaduto nelle Marche dimostra, per l’ennesima volta, che il territorio italiano è fragile, e non sopporterebbe simili stravolgimenti.
Quello che occorre, e il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, forza nazionale, sociale e popolare, lo propone con forza, è un imponente piano nazionale di salvaguardia e controllo idrogeologico, per impedire che accadimenti simili possano ancora verificarsi.
L’interesse collettivo deve prevalere su quello di pochi milionari, la logica capitalista è sbagliata e deve essere capovolta in favore di politiche sociali mirate alla protezione dell’Italia e degli italiani.
Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore questo lo ha chiaro da tempo, e, grazie alle decine di nuovi ingressi, potrà sostenerlo con ancora più forza.
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