Sergio Ramelli non si tocca
Lettera aperta al Pres. Senato La Russa.- di Fabio Simeone
Caro Presidente del Senato on. La Russa,
Ascoltavo in diretta il suo intervento post elezione alla presidenza del Senato e devo dire che, oltre a tanta retorica, la cosa che più mi viene da contestare è il suo ricordo di Sergio Ramelli e di tutti i nostri caduti colpevoli di aver creduto agli ideali del MSI.
Caro Presidente,
Ramelli ed i Caduti non si toccano.
Non ne ha il diritto né tantomeno il dovere di poterlo fare. Loro, i nostri caduti, hanno dato la vita per i nostri Valori ed i nostri Ideali e sono quegli stessi Valori e quegli stessi Ideali che lei è molti altri avete rinnegato in quel di Fiuggi nel 1995 e che rinnegate ogni qual volta siete favorevoli, contro gli interessi degli Italiani, all’invio italiano delle armi in Ucraina rendendoci sempre più sottomessi al capitalismo atlantico e proni agli USA e all’ Europa vassalla dei primi.
Lei, com’ anche il suo partito, rinnega i nostri caduti anche quando parla della crisi energetica che sta mandando al collasso la nostra Nazione, intesa come famiglie e imprese, invece di spingere per fermare sia l’invio di armi che le sanzioni alla Russia che noi italiani stiamo pagando.
I nostri caduti non meritano quest’onta. La loro memoria è troppo pesante e lei ed il suo partito non ne siete degni di poterla commemorare. Loro no! Loro non hanno tradito a differenza di chi rinnega il proprio passato pur di governare l’Italia e gli Italiani nell’interesse del Padrone a stelle e strisce.