Dimmi con chi vai..

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di Macchiavello

Di solito per capire dove tira il vento, ovvero in quale direzione stanno andando le cose, soprattutto in politica, basta vedere da dove provengono gli elogi e farsi un’idea così di quale tinta assumerà il futuro.
Le parole di stima rivolte da Carlo Calenda a Giorgia Meloni, a margine dell’incontro avvenuto tra i due, in questo senso, non possono lasciare spazio a interpretazioni.
Non si è trattato infatti di esternazioni di facciata o di semplici riconoscimenti di correttezza politica, ma si è andati ben oltre.
Calenda, rappresentante del Terzo Polo renziano, simbolo di quell’area politica radical- progressista contro cui Giorgia Meloni si è scagliata per anni dall’opposizione, ha usato parole al miele per descrivere la leader di Fratelli d’Italia, intimando persino a Forza Italia di non ostacolarla e lasciarla fare.
Beh, quando i discepoli di Soros trovano punti di convergenza così evidenti con una personalità che si definisce ancora “sovranista ” c’è un evidente cortocircuito.
Solo chi ha deciso di non vedere perché non vuole ammettere di essersi sbagliato non capisce che Giorgia Meloni ha pian piano ammainato ogni bandiera su cui ha costruito il suo consenso elettorale.
D’altronde rinnegare idee è pane quotidiano per chi è cresciuto politicamente tra gli artefici della “Svolta di Fiuggi”.
Per nostra fortuna noi non siamo tra questi, né ora né in futuro, perché la coerenza ideale vale più di mille poltrone.

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