Si riapre il fronte dell’energia
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di M. Lupi
Algeri con Hamas, in Italia ed in Europa si potrebbe riaprire il fronte dell’energia. Il cinico e crudele attacco di Hamas sta facendo venire a galla molte contraddizioni. Si è capito allorquando l’Algeria ha condannato la reazione israeliana su Gaza e espresso «piena solidarietà per il popolo palestinese». È stata, con quella dell’Iran, la reazione più favorevole a Hamas in tutto il mondo. In poche parole si è schierata con Hamas. Ma questa è la stessa Algeria con cui l’Italia ha fatto, con grandi strombazzamenti, applausi e annunci roboanti, e la Meloni cominciava così il suo tanto declamato piano Mattei…, non accordi per sostituire le forniture di gas della Russia dall’inizio della guerra in Ucraina. Certo importante era non dipendere dal perfido è cattivo Putin ed affidarsi al paese maghrebino, esempio fulgido di democrazia . Fra il 2021 e l’anno scorso l’import di metano in Italia dalla Russia si è più che dimezzato da 29 a 14 miliardi di metri cubi, mentre dall’Algeria è cresciuto da 22 a 26 miliardi di metri cubi. Ora l’Algeria , il principale fornitore di gas in Italia , è anche il Paese nordafricano più vicino a Hamas, e continua ad essere legato a Mosca . Ma questa è un altra storia. Ed ora come la mettiamo? Continueremo ad affidarci per acquistare gas all’Algeria foraggiando un Paese che sta con Hamas e , forse, anche lo finanzia? Probabilmente sì, non si vedono altre strade, l’ipocrisia regna sovrana e comunque l’ultima parola , ovviamente, spettera’ al nostro padrone d’oltreatlantico, alla faccia del sovranismo.
Parafrasando il romanzo di Hans Fallada “ E adesso pover’uomo?” potremmo dire “ E adesso povera Italia ? “
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