“Il Lungo Calvario della Palestina”
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Saggio di D. Proietti- Recensione P. Manoli
Con grande emozione ed un pizzico d’imbarazzo, mi accingo a recensire l’ultima opera letteraria del Dott. Daniele Proietti, dal titolo “Il Lungo Calvario della Palestina”.
Proietti, già autore di una notevole serie di pubblicazioni a carattere storico-politico, aggiunge un’altra “perla” ad una collana di successi. L’autore, con grande tempestività, arguzia, precisione e sopraffina capacità di analisi, in pieno conflitto israelo-palestinese, riesce a rappresentare in modo assolutamente reale ed oggettivo il “lungo calvario” del popolo palestinese, senza pace e straniero nella propria terra già dagli inizi del ‘900 fino ai giorni nostri.
Nessun momento viene dimenticato dall’autore, ma sviscerato ed analizzato in modo puntuale e descritto in modo scorrevole ed umanamente partecipato. Le origini del sionismo ed il sostegno di Francia, Inghilterra e Stati Uniti; la “Nakba” iniziata il 15 maggio del 1948, durante la quale 750.000 Palestinesi furono cacciati dalla loro terra; l’Intifada; la guerra dei sei giorni, fino al bombardamento di Gaza dei giorni nostri.
In questo saggio Proietti, non partendo da preconcetti e scevro da condizionamenti “politicamente corretti”, non si abbandona a pregiudizi ma ad oggettivi fatti storici e politici, che hanno progressivamente portato il dramma palestinese fino ai nostri giorni. Lo stile è sempre asciutto, oggettivo e misurato, scevro da barocchismi ed inutili lungaggini. Le pagine scorrono velocemente in un miscuglio di emozione e partecipazione; nessun cedimento alle lacrime facili ma una costante e composta partecipazione dei fatti narrati, che ne consolidano altresì la credibilità e la comprensione.
Nonostante il grave lutto che ha colpito l’autore, con la morte sotto i primi bombardamenti di una bambina palestinese adottata, il pregio maggiore di questo testo è il grande equilibrio, l’anelito in un futuro di pace, unito ad una evidente partecipazione umana e morale verso le sofferenze del popolo palestinese.
In questo saggio la “speranza” non viene mai a mancare, il lungo calvario della Palestina deve avere una fine!
Saggio da non perdere, ne raccomando la lettura.
Pino Manoli
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