di Daniele Proietti
Sempre più spesso grandi organizzazioni “benefiche” inondano i nostri teleschermi con pubblicità lacrimevoli, tese ad impietosire i telespettatori e suscitare un sentimento di compassione che porti le persone a operare versamenti economici.
Peccato che le entità in questione di soldi ne abbiano già abbastanza, e siano, in molti casi, state oggetto di inchieste giudiziarie riguardo alla natura dei finanziamenti che ricevono.
Ecco perché invece di spremere i cittadini, che spesso già versano in situazioni di povertà, questi colossi economici, capeggiati da grandi capitalisti, dovrebbero pensare ad impiegare il proprio denaro per fini autenticamente benefici, senza mettere in evidenza i limiti dei bambini, intaccando la dignità dei più piccoli, che dovrebbe restare sacra per tutti, predatori finanziari compresi.
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