TURCHIA E DINTORNI

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di Roberto Bevilacqua

In merito alle polemiche seguite all’infruttifero (e dannoso) incontro di Ankara, in cui la Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen è stata umiliata e costretta a sedere in disparte per opera del Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, occorre considerare cosa rappresenti quest’ultimo.

Da oltre quaranta anni assistiamo a una sorta di revanscismo del mondo mussulmano, in una vasta area comprendente Asia, Medio Oriente, Africa settentrionale e non solo, anche se con i necessari distinguo (ad esempio fra sciiti e sunniti), a partire dalla rivoluzione islamica in Iran del 1979 e dalla resistenza all’invasione sovietica dell’Afganistan, con il successivo regime dei talebani, con tutto quello che è seguito nei decenni a venire, alle intifada palestinesi, ad Al – Qaeda e all’attacco delle torri gemelle, fino alle primavere arabe e alla formazione dell’Isis (o Daesh).

In tale quadro si è inserito negli ultimi anni l’operato di Erdogan che sembra voler sposare le cause dell’integralismo islamico e di un nuovo imperialismo turco (probabilmente la prima finalizzata alla seconda), in controtendenza a quanto fatto un secolo fa dal fondatore della Repubblica Turca, Mustafa Kemal Ataturk, con il benestare delle cancellerie (e delle logge massoniche) europee, all’indomani della sconfitta e della dissoluzione dell’Impero Ottomano, il quale abolì il califfato, laicizzò lo stato, riconobbe la parità dei sessi e il suffragio universale, arrivando a proibire l’uso del fez, del turbante e del velo islamico per le donne.

Una riprova delle intenzioni dell’attuale Presidente turco, sono le repressioni nei confronti delle opposizioni interne e delle minoranze curde, le ingerenze militari nei problemi interni di Siria e Libia o nella guerra di occupazione del Nagorno-Karabakh, solo per fare qualche esempio. Perciò, non deve stupire più di tanto l’atteggiamento di Erdogan in tale contesto internazionale, anzi, appare coerente con i suoi desiderata.

Quanto alla risposta alle affermazioni di Mario Draghi sulla “dittatura” di Erdogan, ammesso che si potesse definire “dittatura” quella del Fascismo al potere, appare più ridicolo che improponibile il riferimento a Benito Mussolini, poiché quest’ultimo fu uomo politico di grande spessore, amante delle novità e lungimirante, non certo qualcuno che voleva riportava indietro la sua nazione di un secolo!

Ora l’UE avrebbe l’occasione, ammesso che ne abbia la volontà e non pensi solo agli interessi commerciali, di mostrare gli… attributi di fronte ai ricatti di Ankara sui migranti, facendo un rapido censimento dei cittadini europei presenti in Turchia e poi, considerando anche che le forze armate turche sono ben organizzate e strutturate, promovendo, a titolo semplicemente dissuasivo, delle esercitazioni navali congiunte davanti alle coste italiane e greche nel Mediterraneo e a quelle bulgare e rumene nel Mar Nero. Ma si dubita che questo possa accadere.

IMMAGINE (MODIFICATA)

Autore: Melissa Maples Copyright: Creative Commons Attribution Non-Commercial

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